8 marzo 2004

 

 

Ancora nel 2005, per la mera fatica di apprendere,

si confonde il problema nomadi con il turismo e

la circolazione stradale attuata dalle famiglie in autocaravan.

 

 

 

8 marzo 2005

L’APPELLO e L’INDIGNAZIONE

From: ing. Orazio Motta

To: Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti

Sent: Tuesday, March 08, 2005

Subject: Indignazione

Buongiorno, ricevo regolarmente le Vs. mail ed apprezzo molto il Vs. operato e desidero segnalarVi quello che ho visto ieri sera in TV e che mi ha fatto indignare non poco. Non so se a qualcuno di Voi è capitato ieri sera (7 marzo) di ascoltare il TG5 delle ore 20.00. Ad un certo punto, si è introdotto un servizio su un paesino del bergamasco (non ricordo bene se il suo nome è Cova), nel quale gli abitanti non possono più fare niente, a detta del cronista, perchè esistono più divieti che diritti. Già da queste parole si era capito di che tipologia di corrente politica fosse quel Sindaco . Poi la conferma, quando lo stesso Sindaco è stato intervistato. Quasi "gongolandosi" (per usare un termine di moda), per i divieti imposti ai Suoi cittadini, il primo divieto che il Sindaco ha elencato è stato: "abbiamo introdotto immediatamente il divieto di circolazione per autocaravan, così evitiamo la sosta dei nomadi" !!!!!!!!!

Poi sorvolo sul resto delle cose pronunciate, illiberali ed irripetibili, poichè veramente gli abitanti di quel paese dovrebbero "emigrare". Ma Vi rendete conto, quindi siamo tutti e solo "nomadi" agli occhi di queste tipologie di sindaci. Chissà se ci sono abitanti di quel paese possessori di autocaravan ? Saranno, penso, ben felici di essere rappresentati da tale sindaco. Ma se non è discriminazione e razzismo questo, allora ditemi Voi cos'è. Non aggiungo altro, ma Vi invito a reperire quel filmato. Personalmente, me ne guarderò bene dal passare già solo nelle vicinanze di quel paese ! Anzi, dovrebbe esistere un elenco pubblico dei paesi che non meritano di essere visitati. Sinceramente, non ho parole, solo una: VERGOGNA !!!!

Grazie sempre del Vs. contributo, e corsiali saluti.

Orazio Motta.

 

Per impedire l'abuso di un'area di parcheggio da parte di chicchessia,

nomadi compresi, con autocaravan (autoveicolo)

e/o con caravan (rimorchio),

è felicemente risolta allorquando la Pubblica Amministrazione:

 

- definisce l'area "AREA DI SOSTA" e, richiamando il comma 6, dell’art. 157 del Codice della Strada, autorizza la sosta non oltre le 48 ore, facendo obbligo ai conducenti di segnalare l'orario in cui la sosta ha avuto inizio,

 

- stabilisce un giorno preciso per la pulizia settimanale dell'area con rimozione forzata dei veicoli richiamando sia il punto a) del comma 1, dell’art. 14 del Codice della Strada e sia il punto d) del comma 1 dell’art. 159 del Codice della Strada,

 

- vieta ogni forma di campeggio, richiamando i commi 2 e 4 dell’art. 185 del Codice della Strada,

 

- provvede ad installare la segnaletica all'uopo prevista dal Regolamento d’Esecuzione del Codice della Strada;

 

 

ERA IL 2003

ZINGARI A BERGAMO

 

Ancora nel 2003 a Bergamo si confonde il problema nomadi con il turismo, la circolazione stradale attuata dalle famiglie in autocaravan.

 

Pur essendo nel 2003 il canovaccio si ripete e l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti riceve inviti ad intervenire per chiarire che le famiglie che praticano il turismo e la circolazione stradale in autocaravan sono una cosa ben diversa dai nomadi.

 

 

L’APPELLO

May 08, 2003

Trasmetto articolo apparso in data 01/05/03 sul quotidiano L'eco di Bergamo perchè pagina15 merita adeguata risposta visto che ci trattano alla stregua, anzi, peggio degli zingari.

Cordiali saluti. Mauro Torri - Cristina Gastoldi

 

L’INTERVENTO DELL’ASSOCIAZIONE

Grosseto, 14 maggio 2003

Alla Redazione dell'Eco di Bergamo

Al Sindaco di Bergamo

Al Giornale di Bergamo"

Inviamo un comunicato relativo alla notizia apparsa sul Vostro quotidiano sulla chiusura alle autocaravan del parcheggio in Via Serassi a Bergamo.

Vi ringraziamo per l'attenzione e per il risalto che vorrete dare alla notizia e al nostro doveroso diritto di replica.

Cordiali saluti. Roberto Tronconi

www.coordinamentocamperisti.it

info@coordinamentocamperisti.it

 

Comunicato Stampa dell'Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti

A Bergamo si confonde il problema nomadi con le famiglie ed il Turismo Itinerante

Ancora una volta apprendiamo, tramite i mass-media, come la disinformazione e l’improvvisazione la faccia da padrona, in barba alle leggi ed alle norme del nostro ordinamento, intese quali regolatori di una civile convivenza.

Da più parti, sentenze talvolta anche clamorose, emesse dai Giudici di Pace (ultimo in ordine di tempo il Giudice di Pace di Numana), sollecitati a derimere questioni in tal senso, smentiscono nei fatti quelle Amministrazioni che, sbrigativamente liquidano i problemi connessi alla viabilità ed all’ordine pubblico con frettolose quanto superficiali analisi, addossandone l’origine delle situazioni di crisi e la responsabilità nell’innesco di eventuali tensioni sociali alle famiglie che praticano il turismo itinerante, quindi con ordinanze specifiche e discriminatorie altro non evidenziano che  carenze sintomatiche di una accentuata incapacità di governo.

Nostro malgrado abbiamo letto in questi giorni, sul quotidiano “L’Eco di Bergamo” del 1 maggio, come un sedicente comitato, seppure di cittadini residenti, condizioni e determini nelle scelte, logiche locali e si arroghi il diritto alla difesa di chissà quali privilegi, eludendo il Codice della Strada ed il suo decreto attuativo, legge di questo stato.

Accomunare la sporcizia, il degrado e l’abbandono in cui versano certe strade e piazze delle nostre città alla presenza delle “famiglie in autocaravan”, perché di famiglie trattasi, non dimentichiamolo, non solo è riduttivo ed offensivo, ma non da risposte risolutive ai problemi, anzi come è d’uso per noi italiani, fornisce solamente l’alibi ed il capro espiatorio per farci sentire a posto con la coscienza temporaneamente e rimandare così, nel tempo e nello spazio,  il problema.

Il diritto alla libera circolazione e sosta per le autocaravan, sancito e disciplinato dall’art. 185 del C.d.S. è, visto che oramai volenti o dolenti siamo tutti cittadini europei, suffragato dalla Carta Europea dei Diritti che sancisce, quale alto spirito civile e morale di cittadinanza raggiunto, la libera circolazione di mezzi e genti all’interno della Comunità.

Alludere alla permanenza sul territorio delle famiglie in autocaravan, con la sporcizia e la spazzatura ed altro…. per le ore notturne, come si evince dall’articolo, fa emergere quanta ignoranza e superficialità sia stata posta in termini di analisi al problema specifico.

Il comitato cittadino “Area Nuova”, se effettivamente si proponesse, quale associazione, la difesa dei diritti di utenti e cittadini, dovrebbe chiedere conto al Sindaco ed alla sua Giunta, delle iniziative concrete, utili a risolvere i problemi connessi alla civile convivenza, non trascurando né l’accoglienza tanto meno l’ospitalità finalizzata allo sviluppo turistico,  comprendendo in questo termine ogni forma di turismo anche quello itinerante.

Interessi questi non più solamente morali e civili ma economici a beneficio della comunità intera, invece si accontenta di una specifica ordinanza discriminatoria verso una categoria di cittadini e di turisti, la quale, di nulla sposta il problema del degrado e dell’abbandono delle piazze, nonchè delle vie, nè tanto meno, favorisce le attività produttive e/o commerciali di quel Comune.

Perché si è preferito cadere nel pressappochismo anziché chiedere al Sindaco: 

1)     Se ed in quale giorno della settimana è prevista  la pulizia del parcheggio e della Via Serassi? (perché a quanto pare in questo parcheggio ed in questa via gli interventi di pulizia sono alquanto scarsi ed insufficienti)

2)     Se in detta via e parcheggio sono posti in loco idonei contenitori atti alla raccolta dei rifiuti lasciati dai passanti e quanti e di che tipo?

3)     Se in detta via o piazza sono collocati i cassonetti e quanti, per la raccolta dell’immondizia?

4)     Se a fianco dei cassonetti per la raccolta della RSU sono posti contenitori idonei alla raccolta differenziata?

5)     Con che frequenza vengono svuotati i cassonetti e/o i cestini dal servizio di raccolta nettezza urbana e quelli della raccolta differenziata?

6)     Se il comune  ha raggiunto nei tempi previsti gli obiettivi fissati con il D.lgs 22 del 5 Febbraio 1997 e successive modificazioni e/o integrazioni a recepimento delle direttive europee per quanto concerne la differenziazione dei rifiuti?

7)     Se tali obiettivi non sono stati raggiunti, a quanto ammonta la sanzione europea, quali ne sono state le cause ostative al loro perseguimento ed in che termini percentuali di aumento sono state spalmate sulle tasse dei cittadini le sanzioni previste da Bruxelles?  

8)     Se vengono svolti regolarmente e in che ore del giorno e della notte, sopralluoghi da parte della Polizia Municipale, atti a concretizzare nei fatti politiche di controllo del territorio finalizzate alla lotta alla criminalità?

9)     Ai fini di una corretta programmazione della Circolazione e di una seria politica inerente la  Sicurezza stradale, quindi dei cittadini, per il territorio comunale di Bergamo, quale è lo stato delle cose per la redazione pel Piano Urbano del Traffico e del Piano di Mobilità?

10) Visto il forte aumento registrato nelle immatricolazioni delle autocaravan negli ultimi anni e la conseguente crescita anche sul territorio comunale di Bergamo di questo tipo di “turismo itinerante”, ha l’Amministrazione predisposto aree specifiche idonee all’accoglienza delle famiglie in autocarvan ?

11) Quanti e dove sono stati allestiti i “Presidi ecologici” atti ad accogliere lo svuotamento dei serbatoi per la raccolta dei reflui delle autocaravan e degli autobus turistici che  transitano nella città di Bergamo?

12) Vi è nel territorio comunale idonea segnaletica per indicare la presenza dei “presidi ecologici”?

 

Queste sono domande tese a comprendere il grado avanzato delle politiche di  controllo ed una civile gestione del territorio, finalizzata allo sviluppo sostenibile, eventualmente messe in campo dall’attuale Amministrazione, domande che si pongono le famiglie in autocaravan all’or quando, ospiti o cittadini residenti, vengono a contatto con certi fenomeni di inciviltà a cui spesso assistiamo passivamente, troppe volte invece determinate da incapacità degli stessi amministratori nel correggere o nel non saper prevedere adeguatamente, con opportuni piani di intervento, situazioni incresciose per tutti.

 

 

NOMADI, la soluzione

LA PREMESSA

Uno dei problemi che spaventano i sindaci è il veder invasi i parcheggi dai nomadi che li trasformano in baraccopoli.

I sindaci hanno paura perché i nomadi sono tutt'altro che sprovveduti, anzi, ritengono il cittadino una razza inferiore alla loro (Gingo, questa la definizione che ci danno, salvo errori) e si sentono legittimati a importunare con la richiesta di elemosine e/o ad organizzare reati contro le persone ed i loro beni.

I sindaci non hanno tutti i torti perché bisogna tenere presente che è difficile applicare dei provvedimenti amministrativi nei confronti di persone che non hanno un'identità  e residenza precisa e tanto meno beni da perdere (per residenza intendo un luogo di fissa dimora nel senso più schietto della parola, ovvero un luogo ove si vive e si possiede qualcosa "di pignorabile" e, salvi diversi illeciti di natura penale, un'ordinanza in materia ricadrebbe in tale campo normativo). E’ noto che i nomadi escono “indenni”  da qualunque imposizione, tanto più se la sanzione non ha un seguito "esecutivo". Per quanto detto, un'ordinanza di limitazione alla circolazione stradale, per il rispetto del Codice della Strada, ha lo stesso effetto di un manifesto pubblicitario.

Per evitare micidiali invasioni a danno della collettività e in violazione di legge occorre attivare una formula semplice ed incisiva ovvero, non preoccuparsi di minacciare e/o applicare sanzioni spropositate ma rendere esecutivo un provvedimento rivolto essenzialmente a minare la loro struttura organizzativa fondamentale.

 

L’ESEMPIO

Per meglio comprendere, prendiamo come esempio-tipo il fantomatico Arturo Durissimo. Arturo è un personaggio che potrete amare oppure odiare ma non potete negare che esiste in tutte le nazioni, vivendo di espedienti. Il nostro Arturo, esperto delle leggi italiane, non ha mai fatto una dichiarazione dei redditi, anagraficamente risiede in Furbopoli, un piccolo comune di 300 abitanti ma là nessuno non lo ha mai visto. Arturo ha acquistato un autocaravan ma ha provveduto ad intestarla alla sorella della zia che vive in affitto con la pensione minima ma, al momento dell'acquisto aveva anche pensato di intestarla alla nonna defunta o, meglio (succede più spesso di quanto ci si possa immaginare) di intestarla ad un anziano ricoverato in ospizio che non sa nemmeno cosa sono le autocaravan. Quindi, Arturo Durissimo, con questa premessa, può parcheggiare l'autocaravan dove vuole, anche nell'area pedonale. Avvisata da un solerte cittadino, accade che la Polizia arriva ma Arturo è tranquillo, esibisce la sua patente ed il libretto, assicurando che "l'autocaravan è della sorella di mia zia che l'ha prestato per un po'", mi faccia pure il verbale". La Polizia redige il verbale e ne consegna una copia ad Arturo che, naturalmente, si guarda bene dallo spostare l'autocaravan. Il giorno seguente la scena si ripete, poi il giorno dopo e poi quelli altro ancora. Arturo Durissimo ha collezionato un bel po' di verbali. Trascorrono i termini ed i verbali, non essendo stati pagati, diventano esecutivi. L'esattoria invia le cartelle di pagamento al sindaco di Furbopoli per la notifica all'interessato ma Arturo risulta Irreperibile, è sempre in viaggio. Allora, il sindaco va a cercare la sorella della zia, intestataria dell'autocaravan, e le si notifica il provvedimento. La sorella della zia, intestataria della autocaravan, ovviamente non paga. Arriva, a sua volta, l'ufficiale giudiziario (che c'è già passato tante di quelle volte che conosce quella casa meglio della sua) e accerta che la signora riesce a malapena a sopravvivere. Pignoramento infruttuoso. Tutti i documenti emessi vanno ad incrementare i rifiuti solidi urbani della città di Furbopoli e, nel frattempo, Arturo Durissimo ha visitato tutti i centri storici parcheggiandoci dentro, occupando lo spazio esterno al veicolo in violazione di legge.

 

UNA SOLUZIONE

Per fermare gli Arturo Durissimo, per impedire l'abuso di un'area di parcheggio da parte di chicchessia, nomadi compresi, con autocaravan (autoveicolo) e/o con caravan (rimorchio), è felicemente risolta allorquando la Pubblica Amministrazione:

- definisce l'area "AREA DI SOSTA" e, richiamando il comma 6, dell’art. 157 del Codice della Strada, autorizza la sosta non oltre le 48 ore, facendo obbligo ai conducenti di segnalare l'orario in cui la sosta ha avuto inizio,

- stabilisce un giorno preciso per la pulizia settimanale dell'area con rimozione forzata dei veicoli richiamando sia il punto a) del comma 1, dell’art. 14 del Codice della Strada e sia il punto d) del comma 1 dell’art. 159 del Codice della Strada,

- vieta ogni forma di campeggio, richiamando i commi 2 e 4 dell’art. 185 del Codice della Strada,

- provvede ad installare la segnaletica all'uopo prevista dal Regolamento d’Esecuzione del Codice della Strada;

Per fare l'ordinanza ci vogliono dieci minuti e per renderla esecutiva bastano circa 300 euro di spesa per  l'apposizione della segnaletica stradale regolamentare (pali, cartelli e mano d'opera).

La nostra pluriennale esperienza a livello nazionale evidenzia che nessun nomade si accampa dove insiste la segnaletica e, qualora avvenga, la Polizia Municipale (deputata dall’art. 12 del Codice della Strada) deve intervenire tempestivamente, gentilmente e verbalmente invitando all'allontanamento. E’ loro compito far presente che si tratta di area non destinata e non attrezzata all'accoglienza nomadi. In caso di resistenza all'invito, la Polizia Municipale deve tempestivamente chiedere il supporto della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, per procedere alla verifica delle persone e dei veicoli. In conclusione, è necessario sia tutelare i cittadini e sia difendere i diritti di detta minoranza, quei diritti che potrebbero essere inficiati da virulenti conflitti sociali derivati proprio dall'occupare arbitrariamente spazi  non attrezzati a ricevere il loro stanziamento. Come avete letto, non è il verbale che spaventa l'Arturo Durissimo di turno, ma disturba il sentirsi oggetto di continui controlli e terrorizza la rimozione del veicolo/rimorchio perché si è costretti a sborsare subito una cifra non indifferente. Anche se nel caso dei nomadi è possibile che non paghino il verbale, intanto i loro veicoli vanno in depositeria e se li vogliono indietro devono farsi identificare, poi devono pagare la rimozione, pena il diritto di ritenzione, e se non l'autocaravan non viene ritirata entro 180 giorni è alienata d'ufficio.

 

L’ESEMPIO DA SEGUIRE

A Castellina in Chianti (Siena), il semplice recarsi di un vigile urbano, un paio di volte in un giorno, per controllare il parcheggio attrezzato, il suo avvicinarsi gentilmente alle autocaravan dei nomadi che fanno il bucato e/o occupano lo spazio esterno al veicolo, invitandoli ad allontanarsi entro la mattina successiva, determina sempre la loro partenza. Vale ricordare che i nomadi hanno l'esigenza di stabilire preventivamente dei punti ove incontrarsi e, il doversi allontanare, rende per loro l'area non classificabile tra quelle a loro utili ed il loro tam tam è più veloce della posta elettronica.

 

MODULO DA UTILIZZARE ALLORQUANDO SI UN PARCHEGGIO E’ UTILIZZATO COME UN CAMPEGGIO

 

RICORDARSI d'inviare l'istanza per posta elettronica,

emettendo in CC: info@coordinamentocamperisti.it

 

Al Comandante Polizia Municipale Comune di ..........................................

E per conoscenza:

Al Comandante la Stazione Carabinieri di ………………….

All’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti

21, via San Niccolò - 50125 Firenze

 

Oggetto: Istanza per sopralluogo urgente per la tutela dell’igiene pubblica, di quanto previsto dal Codice della Strada e dal Regolamento Comunale nel parcheggio sito in ……….. .

 

..l.. sottoscritt..   ………………….…………………………………………………...

Codice fiscale …………………………………………………………………………

residente in ………………………………………………………………..…………..

invia la presente ISTANZA al fine di verificare quanto in oggetto.

 

Si premette che la presente istanza non ha intenti discriminatori, infatti, si professa:

 

- il al rispetto e tutela delle minoranze quale patrimonio internazionale ed alla relativa accoglienza per il transito e/o asilo politico temporaneo e/o alla integrazione nel rispetto delle culture;

 

- il NO a quelle minoranze che non tutelano le infrastrutture a loro assegnate per accogliere il loro transito e/o asilo politico oppure scambiano l'integrazione con il diritto di essere assistiti quotidianamente per poter commettere illeciti amministrativi, reati e/o allevare nel crimine i minori.

 

Si conferma che è stato già segnalato verbalmente in data .................  alle ore .......... all’operatore  ...........................  che in ...........................................................  è attiva l’azione di campeggio in violazione dell’art. 185 del Codice della Strada.

 

Si precisa che dei cittadini stanno utilizzando autocaravan e caravan in azioni di campeggio creando problemi di igiene e sicurezza. Per quanto a conoscenza,nessun intervento è stato effettuato e la situazione di violazione di legge si protrae indebitamente.

 

E’ probabile che si tratti di cittadini nomadi in quanto sono individuabili rispetto alle famiglie che utilizzano l’autocaravan per turismo. Sono individuabili in quanto violano sistematicamente l’art. 185 del C.d.S., occupando con suppellettili lo spazio esterno al loro veicolo.

 

Si chiede che il primo controllo sia effettuato tempestivamente sul veicolo, via radio, chiedendo se i dati della targa evidenziano un furto e/o la proprietà da parte di un pregiudicato e/o indagato.

 

Si ricorda che:

·      l'occupazione illegittima di un'area di sosta da parte di nomadi con autocaravan (autoveicolo) e caravan (rimorchio) viene felicemente risolto allorquando la Pubblica Amministrazione:

- definisce l'area "AREA DI SOSTA" e, richiamando il comma 6, dell’art. 157 del Codice della Strada, autorizza la sosta non oltre le 48 ore, facendo obbligo ai conducenti di segnalare l'orario in cui la sosta ha avuto inizio,

- stabilisce un giorno preciso per la pulizia settimanale dell'area con rimozione forzata dei veicoli richiamando sia il punto a) del comma 1, dell’art. 14 del Codice della Strada e sia il punto d) del comma 1 dell’art. 159 del Codice della Strada,

- vieta ogni forma di campeggio, richiamando i commi 2 e 4 dell’art. 185 del Codice della Strada,

- stabilisce di installare la segnaletica all'uopo prevista dal Regolamento d’Esecuzione del Codice della Strada;

 

·      è stato rilevato che nessun nomade si accampa allorquando la Polizia Municipale (deputata dall’art. 12 del Codice della Strada) interviene tempestivamente e gentilmente, verbalmente invitando all'allontanamento in quanto trattasi di area non destinata e non attrezzata all'accoglienza nomadi.  In caso di resistenza all'invito, la Polizia Municipale deve tempestivamente chiedere il supporto della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, per procedere alla verifica delle persone e dei veicoli;

 

·      è necessario sia tutelare i cittadini e sia difendere i diritti di detta minoranza, quei diritti che potrebbero essere inficiati da virulenti conflitti sociali derivati proprio dall'occupare arbitrariamente spazi  non attrezzati a ricevere il loro stanziamento;

 

Si rinnova la richiesta, ai sensi del Codice della Strada, per un tempestivo e programmato intervento.

 

Si chiede, ai sensi della Legge 241/90 e seguenti, di essere informato su quali iniziative e quali impegni sono stati assunti.

 

Nell’attesa di un riscontro, distinti saluti.

 

firmato .........................................................

indirizzo completo .......................................

data .............................................................